Sono Claudia, ho 38 anni, sono sposata e ho 2 figlie di 13 e 11 anni.
Io con il viso in fiamme le spiegai il mio disagio. Una sera d'estate, mentre i miei si godevano il mare, mia sorella mi propose di aiutarmi a superare il mio disagio. Mentre riposavamo nel lettone dei nostri genitori mi disse di spogliarmi.
Io, nell'imbarazzo totale, le dissi di no. Lei insistette, dicendomi che avevo bisogno di conoscere il mio corpo. Inizio ad accarezzarmi il seno e mentre si avvicinava al pube il mio fiato si fece sempre più corto.
A quel punto iniziò a spogliarmi e quando mi tolse gli slip mi disse: guarda sei gia eccitata, hai le mutandine bagnate.
Avevo il cuore a mille, ma mi rendevo conto che il piacere stava per sovrastarmi. Lei continuo ad accarezzarmi e ed esplorare la mia vagina, fino a farmi vedere le stelle quando la sua lingua si impossessò del mio clitoride.
Da allora presi coraggio e persi ogni inibizione nel soddisfare i miei frequenti desideri.
Ma mi rendevo conto che non riuscivo a raggiungere lo stesso livello di piacere di quella volta. Cosi ogni tanto le chiedevo di aiutarmi.
E lei puntualmente mi faceva perdere i sensi come nessuno è mai riuscito a fare.
Ancora oggi, che entrambe siamo sposate, quando possiamo ci godiamo il nostro momento di intimità e, senza presunzione, credo che anche per lei la mia lingua sappia meglio di chiunque come far esplodere il suo enorme clitoride.
Ogni tanto, di nascosto, nel silenzio della notte, ascolto i gemiti delle mie figlie che soddisfano i loro primi desideri.
La mia mentalità aperta, forse, non farà mai provare loro le sensazioni che la loro mamma e la loro zia condividono…. Claudia