Sesso a tre

Con Annalisa ho un rapporto meraviglioso: sessualmente non ci sono problemi, c'incontriamo anche sui principali temi della vita e la ..complicità tra noi è tanta. A letto non ci neghiamo nulla e se uno dei due ha un desiderio particolare non esita ad esprimerlo..anche se tutte le trasgressioni desiderate o la maggior parte di esse sono rimaste sogni e fantasie. Annalisa , nell'intimità, si eccita ad essere un po' l'opposto di cio' che è nella vita normale : certamente quella che si definirebbe una donna per bene, senza particolari pruriti.... Le piace un linguaggio esplicito e disinibito , gode ancora di piu' se la tratto da puttana... come se avesse bisogno di manifestare eliberare una personalità repressa, soffocata dentro e celata dai mille tabù che le sono stati imposti fin da adolescente dalla sua famiglia di ambiente e mentalità cattoborghese. Una delle cose che la manda in visibilio è sditalinarsi mentre io me lo sego e eccitarmi incitandomi a constare come se la tocca bene e quanto sia troia, così come lancia mugolii di paicere se le faccio balenare che il dirimpettaio da dietro le tende della finestra di fronte l'osserva e si masturba. E cosi' a questo si accompagnano tanti altri giochi che rendono sempre interessante i nostri incontri sessuali. Giorni addietro, pero',è accaduto qualcosa di notevole e - onestamente - d'inaspettato.Nel mentre era china sul mio arnese e ci scivolava divinamente sopra con la bocca, fronteggiando uno specchio che mi consentiva una doppia visione appagando la sottile vena di esibizionismo di entrambi.....sollevò la bocca dall'asta e facendola oscillare per passarla sulle labbra mi chiese che effetto mi facessero i travestiti...se , insomma, mi avessero mai interessato. Rabbrividendo di piacere per quelle labbra carnose e morbide che me lo stimolavano intorno al buchetto, scendendo di tanto in tanto sullo scalino della cappella, quasi senza rifletterci su le dissi che con lei avrebbe potuto essere stuzzicante come idea e.. fui inchiodato dal suo :"si, è così anche per me.". Non indugio nel riferire dello sviluppo che ebbe il discorso nei giorni successivi, ma fatto è che , dopo titubanze e incertezze che si sono alternate a pruderie e entusiasmi, è venuto il gran giorno e ci ritrovammo in tre. Lui , o se preferite "lei", dico il trans, tradiva la sua condizione solo per il sesso che aveva tra le cosce, lisce e ben tornite, alte e attaccate ad un culo da favola. Un seno da quarta faceva il resto.. accompagnandosi ad un viso fine, dai lineamenti assolutamente femminili, incorniciato in una massa di capelli bruni e lievemente ondulati che gli arrivavano appena sopra le spalle. Il ghiaccio sorprendentemente fu rotto dalla mia donna, che, dopo la cenetta di rito e le chiacchiere , solo talvolta adornate da allusioni discrete e accattivanti, c'invitò sul sofà d'angolo per un brandy. Annalisa non si curò della gonna che le lasciava le meravigliose cosce abbondandemente scoperte e, accavallandole e ponendole oblique, in modo da offrirmene un'ampia vista, cominciò a sfiorare quelle del trans, che "in arte" si chiamava Roberta. Affascinato da quel gioco, mi ritrovai con la mano di Annalisa che mi risaliva la coscia per sfiorarmi con le dita proprio sul rigonfiamento ormai evidente...mentre i miei occhi non riuscivano a distogliersi dall'altra mano della mia donna che , come d'incanto, già brandiva nel proprio pugno il pene..di Roberta, semigonfio e scappellato, più scuro della sua pelle con una cappella leggermente più chiara e percio' stesso più evidenziata. La scena mi conquistò per il suo surrealismo: vedevo due donne che si pomiciavano , ma una delle due aveva un pene che, rigonfio, si sarebbe supposto di tutto rispetto. Mentre questo pensiero mi stimolava, Annalisa , non so se per eccitare Roberta ancor più o se per godere di un' immagine perversa, girandosi di fianco e offrendomi il retro, portò la mano di Roberta sul mio cazzo, che, quasi avesse avuta una frustata , sussultò a quel contatto avvertendo la stretta e la carezza inesorabile, ma sapiente, di quelle dita affusolate e sottili, che di tanto in tanto titillvano la cappella, ormai ingrossata, con le unghie, provocandomi una sensazione di notevole piacere.....Le mie mani trovarono subito la fica di Annalisa, che era già bagnata e pulsante, e passandole tra le cosce dal di sotto, per giocare con le dita sulla fessura e appena sotto il clito, avvertii la cappella di Roberta che evidentemente giocava sul ventre della mia donna, sempre più eccitata e gemente, che farfugliava verso noi altri parole oscene ma eccitanti : " si, trattatemi da puttana....mi sento troia....voglio venire da troia....l'ho sognato spesso...adesso voglio godere con voi..così". Non so come mi ritrovai con Roberta al posto di Annalisa, il mio pene sfiorava il suo culo statuario e cominciai istintivamente a scorrere con il mio cazzo lungo il suo canale....mentre vedevo Annalisa china che smuoveva il capo sul cazzo di Roberta, di tanto in tanto rialzando la testa, guardandomi fisso negli occhi e incitandomi a inculare Roberta per farglielo venire più duro e poterlo spompinare e sentire in bocca di più. Non attesi di più , poggiai la cappella sull'ano e spinsi....penetrando Roberta e avvertendo un ritmico pulsare del suo ano, che mie eccitò e mi fece spingere ancora di più....ormai preda di sensazioni che non avrei ritenuto possibili.Ero dentro e lei si muoveva lentamente trasmettendomi un piacere enorme. " Si...sfondami il culo...si ....e tu Annalisa succhiamelo...si.....troia....si...leccalo a questa troia che si lascia inculare da tuo marito..." cominciò a dire Roberta...mentre la temperatura saliva a mille e l'eccitazione ormai copriva e spegneva ogni inibizione. E venni nel culo di Roberta....mentre Annalisa si lasciava inondare il viso da lei...e urlava di piacere....implorando di succhiare i due cazzi...e l'accontentammo. Fu una vampira, con i due cazzi fece di tutto con quelle labbra e quella bocca, usata ora con dolcezza ora con la forza di una ventosa. La sua lingua sembrava elastica, tanto si dilatava per sorreggere le due cappelle e saltare dalle palle di uno all'altro o si restringeva per insinuarsi tra i due cazzi che strusciava tra loro spingendoli con la mano, lasciandomi anche intravedere come stimolava Roberta nel culo con due dita che muoveva ora veloci, ora lente. E venimmo ancora anche nella figura del trenino: io inculavo Roberta che , eccitata dal mio pene, scopava Annalisa a pecorina. Roberta,o perché le piaceva o perché aveva intuito uno dei punti deboli di Annalisa, ad ogni colpo le sussurrava di sentirsi troia e di eccitarsi nel constatare quanto anche Annalisa fosse puttana.E vi garantisco che ..nessuna delle due mentiva. Non mi sono dilungato....ma ho preferito trasmettere in questo breve racconto l'essenziale e quanto di sorprendente accadde quella sera.....che fu l'inizio di altre storie